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Lettera al direttore


Dr. Gianfranco MILILLO
Generale (r) dei Carabinieri

 

14 ottobre 2008

Egregio Direttore,


ho avuto modo di ascoltare con molta attenzione l’intervista  “ incompleta “ - da Lei postata il 14 ottobre c.a.- che Enzo Biagi ha fatto a Luciano Liggio e non comprendo il perché l’avete ridimensionata e “ stoppata “ proprio quando, su domanda dello stesso Biagi il Liggio dichiara di essere stato catturato dal colonnello MILILLO, mio padre.
Strano, perché qui c’era la risposta ad uno dei suoi dubbi sulla veridicità di quanto da me fin quì asserito sulla paternità della cattura di Liggio.
Mi viene il sospetto - senza voler fare polemica e non se ne dolga - che la Sua “ redazione “ sia volutamente faziosa ed ancora disinformata rendendo così Città Nuove di Corleone una  “ testata “ poco attendibile ed alquanto sviante per coloro che intendendo studiare od approfondire la loro conoscenza su certa fenomenologia,consultano anche il sito di Città Nuove di Corleone e ne estrapolano qualche passo per inserirlo, quale testo bibliografico, su Wikipedia.
Mi sembra che dovere primario di un cronista sia quello di informare il lettore su quanto accaduto commentando sì l’episodio ma  senza omettere o aggiungere altre verità.
Penso che non Le sarà difficile richiedere alla videoteca della  RAI  l’intervista completa in modo da  “ postarla “ e renderla consultabile a tutti. Caso contrario, me lo faccia sapere, Le farò avere una copia “ integrale “. Non vorrei che   per far cosa gradita a “ qualcuno “ ( tra l’altro non ne comprendo il motivo ) si vuole occultare o manipolare una verità storica. Sono dell’avviso che ormai sia giunto il momento di  chiudere una volta per tutte  questo capitolo. Promuova con la Sua fonte amica “ anonima “ un incontro informale per un caffè, così di certo potremmo mettere la parola fine a questa annosa controversia. Le garantisco che se sarò nel torto – cosa davvero impossibile – accetterò la “ nuova verità “ .
In attesa di Sue, voglia gradire i miei più cordiali saluti 
                                                       Gianfranco Milillo