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Carabinieri ed esercito a presidio delle case terremotate contro gli sciacalli - di Generale Gianfranco Milillo

Rafforzare la presenza dei carabinieri nelle zone colpite dal terremoto di Umbria e Marche ed utilizzare 500 militari inquadrati nel contingente Strade Sicure per creare un presidio anti-sciacalli. In poche parole è questo il piano del Governo per la sicurezza in un territorio così vasto e devastato dalla tragedia com’è quello delle zone di Amatrice, Norcia e zone limitrofe. Con la tragedia del terremoto si è mossa una grande macchina di volontariato, di generosità, di campagne a favore delle popolazioni colpite dal sisma, di fronte all’Italia più sincera e bella non sono mancati però episodi spiacevoli. A pochi giorni dal sisma, per esempio, gli “sciacalli” sono entrati in azione ad Acquasanta Terme, uno dei comuni colpiti dal terremoto del 24 agosto, rubando dieci pc che erano stati donati alla scuola media “Nicola Amici” per dare un segnale di rinascita alle popolazioni del luogo. Un atto vergognoso contro una popolazione che sta lottando ogni giorno per non far morire il paese, da parte di persone che non sanno rispettare nemmeno il dolore e la tragedia. Dopo questo atto di sciacallaggio sono subito partite iniziative per trovare una soluzione al furto e sia il Miur sia Equitalia si sono offerte per contribuire all’acquisto dei nuovi computer da donare alla scuola “Amici”. A distanza di qualche giorno, però, grazie all’intervento dei Carabinieri è giunta la notizia del recupero di 8 dei 10 computer rubati nella scuola di Acquasanta e la conseguente denuncia di due persone indagate per ricettazione che sono stati trovate a casa con la refurtiva. Soddisfazione era stata espressa direttamente dal primo cittadino del paese: "Posso dire che lo Stato esiste, e che il cittadino è tutelato" ha detto, ringraziando "i carabinieri, la polizia, il prefetto e il questore”. Oltre ai 1.237 militari con 134 mezzi già sul terreno, quindi, l’organico degli uomini in presidio nelle zone terremotate è destinato a salire nelle prossime ore. "Chiunque entri nelle forze armate giura fedeltà alla Patria, la sua missione è per  il popolo italiano. Le spese per le forze armate non servono soltanto per la Difesa, ma per dare sicurezza ai cittadini.” - ha sottolineato il ministro della Difesa Roberta Pinotti - "C'è un problema di ordine pubblico, la sicurezza diventa emergenza in un territorio così vasto e devastato dalla tragedia. E' in momenti come questi che vediamo l'Italia più bella, che è la gran parte dell'Italia: la generosità dei volontari, quella delle persone che mettono a disposizione le case… Ma ci sono anche, purtroppo, delinquenti che pensano di lucrare sulle tragedie, allora è fondamentale la vigilanza sulle case crollate. Abbiamo rafforzato i carabinieri e siamo pronti a mobilitare tutte le forze di cui ci sarà bisogno[…]”.

Generale Gianfranco Milillo

Carabinieri ed esercito a presidio delle case terremotate contro gli sciacalli - Generale Gianfranco Milillo