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La mostra fotografica itinerante su Falcone e Borsellino continua il suo tour - di Generale Gianfranco Milillo

Chi si troverà a Bologna dal 13 al 15 dicembre avrà l’occasione di vivere l’iniziativa itinerante promossa da ANSA con il contributo del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca presso l’Istituto “Crescenzi-Pacinotti” in Via Saragozza 9. La mostra dal titolo “L’eredità di Falcone e Borsellino” ripercorre, attraverso circa 150 foto e 26 diversi pannelli, la storia dei due magistrati siciliani fino ai tragici epiloghi consumati con le stragi di Capaci e di Via d’Amelio del 1992. Allestita per la prima volta a Palermo nel 2012, per la celebrazione dei vent’anni dai tragici attentati nei quali persero la vita Falcone e Borsellino, la mostra è rivolta agli studenti con l’obiettivo di sensibilizzare le nuove generazioni su quanto accaduto negli  anni ’90 ed in particolare sull’importante ruolo svolto da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino in questa lotta senza esclusione di colpi contro la mafia: dalla loro adolescenza a Palermo, all’ingresso nella magistratura, alla nascita del Pool antimafia, fino al maxiprocesso e alle stragi del ’92. Ad ogni tappa di questa mostra itinerante organizzata nelle scuole italiane, accanto alla proiezione di un documentario che racconta la vita dei due magistrati uccisi dalla mafia, c’è la partecipazione ogni volta di personaggi legati ai due magistrati o alla cultura della legalità in generale, in quest’occasione interverrà Giuseppe Costanza, autista di Falcone sopravvissuto alla strage di Capaci.

Il ruolo della scuola è fondamentale per mantenere vivo il ricordo e l’impegno dei due magistrati, nonché per ricordare l’importanza del rispetto delle regole in quanto fonte di benessere per la collettività, vivendo la vita di tutti i giorni avendo a cuore il bene comune. Importante è ricordare i due magistrati non solo per la tragica morte, ma per quello che hanno fatto per decenni come magistrati nella lotta a Cosa Nostra lasciandoci insegnamenti e sentenze che ci consentono di vivere il nostro futuro con più speranza verso un cambiamento positivo in cui la mafia e le mafie possono essere sconfitte. La cultura della legalità è lo strumento principale nell’opera di prevenzione al rischio di infiltrazione della criminalità organizzata. Quando si torna a donare dignità alla persona si guadagna un’arma fondamentale per far indietreggiare quella che viene definita “una marea nera”. Questa mostra ci dà l’opportunità di trasmettere ai ragazzi gli ideali per cui Falcone e Borsellino si sono spesi: un’eredità importante perché ci fa capire che la mafia va combattuta ogni giorno, contrastando la corruzione, l’illegalità e la mancanza di trasparenza. Sono i giovani i principali attori di un possibile cambiamento che può avvenire solo non abbassando la guardia a prestando massima attenzione alla realtà che ci circonda.

La mostra proseguirà in tutti i capoluoghi di regione fino ad arrivare dove era iniziata nel 2012 ossia a Palermo in data del 23 maggio 2017, giorno in cui cade il venticinquesimo anniversario della strage di Capaci. L’ANSA, in collaborazione con il MIUR, ha inoltre realizzato un libro fotografico che raccoglie le immagini, le notizie di agenzia e altri testi della mostra così da poter utilizzare il libro per usi istituzionali per far comprendere come i fatti avvenuti abbiano riguardato e riguardino la storia dell’intero Paese e di ognuno di noi.

Generale Gianfranco Milillo

Generale Gianfranco Milillo - Mostra fotografica itinerante su Falcone e Borsellino